Seduta di tatuaggio

Perché i Tatuaggi Restano?

Quando si tratta di tatuaggi, c’è una domanda che molti si pongono: come fanno a rimanere per sempre sulla nostra pelle, nonostante il costante rinnovamento delle cellule epidermiche? La risposta risiede nel complesso processo che avviene all’interno della nostra pelle durante e dopo l’applicazione del tatuaggio.

Innanzitutto, il tatuaggio coinvolge l’inserimento di pigmenti nel derma, lo strato della pelle che non è soggetto al processo di cheratinizzazione e rinnovamento cellulare continuo come l’epidermide. Utilizzando una macchinetta appositamente progettata, gli aghi caricati di colore vengono spinti nella pelle a una frequenza che può variare da 50 a 3.000 volte al minuto. Questo permette all’inchiostro di penetrare in profondità nel derma, dove rimarrà.

Ogni volta che l’ago penetra nella pelle, crea una ferita che scatena una risposta infiammatoria del corpo. Questo processo attira le cellule immunitarie, come i macrofagi, verso l’area danneggiata per iniziare il processo di riparazione. È proprio questa reazione infiammatoria che contribuisce alla permanenza del tatuaggio.

I macrofagi sono responsabili della pulizia della ferita, fagocitando il pigmento del tatuaggio nel tentativo di eliminarlo. Alcuni di questi macrofagi, carichi di pigmento, vengono trasportati attraverso il sistema linfatico ai linfonodi, mentre altri pigmenti rimangono nel derma, inglobati nei fibroblasti e circondati da collagene e fibre elastiche.

Sebbene le cellule epidermiche danneggiate durante il processo siano sostituite da nuove cellule prive di pigmento nel giro di poche settimane, le cellule dermiche cariche di pigmento rimangono in posizione fino alla loro morte. Quando ciò accade, le cellule più giovani nelle vicinanze assorbono il pigmento, mantenendo così il tatuaggio sulla pelle.

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Uno studio condotto da Lea e Pawlowski e pubblicato sull’International Journal of Dermatology nel 1987 fornisce un’ulteriore comprensione del processo. Le biopsie eseguite su tatuaggi in diversi momenti dopo l’applicazione mostrano che, nonostante la ricostituzione della membrana basale dell’epidermide, il pigmento rimane fissato nei fibroblasti nel derma.

In sintesi, i tatuaggi rimangono permanenti a causa della capacità del nostro sistema immunitario di trattenere il pigmento estraneo nel derma. Nonostante il lento processo di dissolvenza nel corso del tempo, il tatuaggio resta un’espressione durevole di arte sulla pelle, testimoniando l’infaticabile azione del nostro corpo nel proteggere e mantenere ciò che considera parte di sé.

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